galleria Cardi

 

NICOLA DE MARIA

english text below

 


Si inaugura presso la Galleria Cardi e la Galleria Cardi & Co la mostra personale di Nicola De Maria che ritorna a Milano dopo la mostra personale del 1998. L'artista presenta un dipinto murale appositamente creato per gli spazi della Galleria
Cardi & Co, una serie di dieci lavori di cm. 150 x 110 e otto opere di cm. 70 x 60. Presso gli spazi della Galleria Cardi vengono presentati quattro "Paesaggi" di cm. 50 x 40, un'opera di cm. 100 x 200 ed una serie di lavori creati appositamente per la galleria.

Il murales invita l'osservatore ad entrare in un interiore spazio onirico nel quale i vividi colori invitano delicatamente a riflettersi in un altro mondo, mentre i dipinti più piccoli enfatizzano l'intero processo di realizzazione attraverso le superfici attentamente curate. In entrambi i tipi di lavoro, l'uso emblematico del colore da parte di De Maria porta ad una dimensione spirituale, conducendo lo spettatore da una realtà quotidiana ad un regno più personale ed estetico.

Nato a Foglianise (Benevento) il 6 dicembre 1954, Nicola De Maria vive fin da ragazzo a Torino, dove abita ancora oggi. Si iscrive alla Facoltà di Medicina proseguendo gli studi di specializzazione in Neurologia, professione che non eserciterà mai, preferendo dedicarsi all'arte. Dopo essere passato da una breve esperienza fotografica, dal 1975 inizia una prolifica produzione di disegni su pagine di quaderno, prima in matita e poi a pastello, olio e acquerello. Questi primi successi lo spingono a dipingere direttamente sulle pareti e a realizzare le prime piccole tele ad olio. Proprio nella pittura De Maria trova il linguaggio più appropriato per esprimersi, mescolandosi così alla vivacità artistica di quella città, Torino, che vedeva l'Arte Concettuale come protagonista ed elemento trascinante. Grazie all'influenza di questa
corrente artistica, unita ad una vasta cultura classica e moderna, Nicola De Maria inizia a svelare quel suo caratteristico linguaggio altamente spirituale e lirico. Ogni sua opera dipinta è colore puro, è pensiero dell'anima, è poetica.

Nel 1977 realizza il primo dipinto murale a Milano, al quale ne segue un altro per la Biennale di Parigi dello stesso anno. De Maria continua a trascendere dai confini della tela pervadendo lo spazio espositivo utilizzando le tecniche del colore proprie degli antichi maestri che affrescavano le chiese in Italia. Negli anni '80, l'artista dipinge vari spazi espositivi e gli vengono dedicate alcune retrospettive sui suoi lavori ad olio. Per tutti questi anni, il lavoro di De Maria ha sempre un ruolo fondamentale in tutte le numerose mostre collettive organizzate da Achille Bonito Oliva sulla Transavanguardia. Il pittore, che viene inizialmente incluso in questo contesto, ben presto si separa sviluppando un corpo di lavori non figurativi e in piccola scala. La sua opera è astratta ma carica di segnali figurativi non solo poetici (Regno dei Fiori 1983/85), ma soprattutto spirituali (La Testa Allegra Di Un Angelo Bello 1986/87). Infatti l'artista sembra trasformare la poesia e la lirica in pittura, ogni sua opera è confine magico, paesaggio fiabesco nel quale è necessario concentrare lo sguardo per capire il suo stato d'animo. Emblematica a questo proposito la frase di Nicola De Maria che in un'intervista si definisce: "Uno che scrive poesie con le mani piene di colori".

È proprio la spiritualità che lo porta nel corso degli anni '90 a concentrare il suo lavoro sull'astrazione pura trasformando le opere in una sorta di preghiera che può essere raffigurata solo con un gesto pittorico intenso.

Nel corso di questo periodo non vengono mai trascurati gli elementi fondamentali che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro come, ad esempio, il brillante cromatismo. L'uso del colore di De Maria rispecchia l'attaccamento alla sua terra, alla "mediterraneità" che continuamente rappresenta con paesaggi popolati da personaggi coraggiosi, sapienti, splendenti di potere naturale. Ma questi soggetti vengono solo citati ed è proprio non raffigurandoli che obbliga
l'osservatore ad immergersi in quel mondo fantastico, spirituale e poetico come il suo creatore.




Galleria Cardi and Galleria Cardi & Co are pleased to present a solo exhibition of Nicola De Maria, who has returned to Milan after his 1988 solo show. The artist will show a site-specific wall painting in the gallery Galleria Cardi & Co, as well as a series of ten 150 x 100 cm. works, and eight 70 x 60 cm. works. At Galleria Cardi, Nicola De Maria will install four cm. 50 x 40 works titled "Paesaggi", one 100 x 200 cm. work, and seven site-specific works.
The wall painting invites visitors to enter into a dreamlike interior space and, thanks to vivid colors, to mirror to another world, while the smaller works emphasize the painting process through their carefully worked surfaces. In both, the artist's emblematic use of colors lets the viewer be carried into a spiritual dimension, from everyday life to a more personal and aesthetic realm.

Born in Foglianise on December 6, 1954, Nicola De Maria has lived in Turin since he was a little boy. He earned a master's degree in medicine, then continued studying with a specialization in psychiatry, but has never been employed as a doctor because he has always preferred working as an artist. Following a short period of photographic work in 1975, he created a wealth of drawings on writing paper, first in pencil and later in pastel, oil, and watercolour.
With increasing success he began to apply paint directly onto walls and produced small canvas paintings. De Maria found in painting the most appropriate language in which to express himself, and through that medium he entered the lively world of Arte Concettuale in Turin. Thanks to the influence of that artistic movement, and to his broad
foundation in both modern and classic culture, Nicola De Maria was able to develop his characteristically spiritual and lyrical language. Every one of his works is pure colour and poetry.

In 1977, the artist completed his first mural painting in Milan, and in the same year created another mural at the Paris Biennale. De Maria continued to trascend the canvas by pervading the exhibition space with colour techniques used in frescoes by the Italian Masters. During the 1980s, the artist painted several spaces, and exhibited several retrospectives of his oil paintings. During these years, De Maria's works served as a foundation for the exhibitions of
the Transavanguardia group organized by the critic Achille Bonito Oliva. The painter was initially included in this artistic movement, but he soon developed his own direction, producing non-figurative and small-scale works. His art is abstract but full of figurative elements that are not only poetic (such as in Regno dei Fiori, 1983/85) but, most of all, spiritual (La Testa Allegra Di Un Angelo Bello, 1986/87.) The artist seems to transform poetry into painting;
every single work presents the magic frontier of a fairy-tale world. In this vein, De Maria once described himself in an interview as: "one who writes poems with his hands soaked in colors."

In the 1990s, this spirituality led the artist to concentrate on pure abstraction and transformed his works into a sort of prayer that can be represented only through a strong symbolic vocabulary. A vivid chromaticism characterizes his works of this period. De Maria uses colors in a way that reflects his affection for the " Mediterraneanity" of his land, and continues to create landscapes populated by the brave, wise, and luminous elements of the natural world.
However, these subjects are evoked rather than depicted, as the artist compels the observer to become immersed in the fabulous, spiritual, and poetic world of its creator.